sabato 8 dicembre 2012

Bagnetto verde del nonno


Ho momentaneamente abbandonato la linea delle ricette XMAS per passare un secondo a quelle tradizionali piemontesi.
Qualche settimana fa si parlava con dei miei amici di fare una cena tutta in tema piemontese, però risuta un tantino pesante anche se mi piace tantissimo e in autunno-inverso scalda veramente tanto.
Una di quelle ricette da fare assolutamente è il bagnette verde, una salsina da mangiare insieme al bollito oppure sui tomini freschi che proprio leggerissima non è dato che ha un po' aglio, però mi è piaciuto tantissimo restare con il mio nonnino a farla mentre lui mi raccontava delle storie di quando era piccolo.
Gli ho chiesto "Ma è la stessa che facevate a casa quando eri piccolo?" e lui "Eh si! I miei fratelli erano tutti più piccoli e allora mi mari (trad. mia mamma) mi dava le cose per prepararla e mi mettevo sul tavolo con mi grand (trad. mio nonnno) per sciapulè (trad. tritare)".
E così è iniziata tutta la storia del bagnette verde...

Ingredienti:
  • 300 g di prezzemolo
  • 3 acciughe intere sotto sale/olio (se trovate i filetti prendetene 6-7)
  • 2 spicchi grossi di aglio
  • olio
  • 2 cucchiai di capperi sotto aceto
  • concentrato di pomodoro



  • sale
  • aceto bianco
Iniziate a pulire il prezemolo togliendo il gambo.


"Gli agricoltori di oggi raccolgono ste erbe quando hanno il gambo spesso e grosso, noi le prendevamo quando era più piccolo, così avevi di più per fare il bagnetto! Non è che non puoi farlo con questo gambo grosso eh! Ma si sente che è fatto male! Adesso tutti fanno TRATRIN TRATRAN (segno di strappare delle piante immaginarie) e buttano dentro anche il gambo! Qui no...e si sente che è tutta un'altra cosa!"



Lavate bene le foglie e poi asciugatele.
Mettete sul tagliare e inziate a lavorarle con la mezzaluna, devono essere tritate abbastanza finemente prima di aggiungere i 2 spicchi d'aglio.

"L'aglio è una besti da tritare! C'è sempre il pezzettino bianco che resta intero!"


Prente poi le acciughe e lavatele con l'acqua o con l'aceto in modo da togliere tutto il sale che hanno attaccato.
Togliere bene le code e le lische.
Aggiungete anche i capperi ben scolati.


"Facevamo la polenta abbrustolita al mattino e poi prendevamo un pezzo di aringa (qui o già fatto la traduzione perchè non mi ricordo più come si dice l'aringa), te l'ho detto che passava l'acciuè il verna matin (trad. l'acciugaio il venerdì mattino)...eee ci aveva una-due bottiglie di olio nascoste negli stracci...contabbando eh! Poi lo setivi che arrivava con la trombetta e si metteva sotto il lampione con la luce pubblica. 
Comunque cosa dice? Ah si! Prendivu an toc (trad. prendevamo un pezzo) di aringa e la sfregavamo sopra la polenta...Ah! Sembrava di mangiare il Padre Eterno..e poi via a traviè (trad. a lavorare)"

Bisogna continuare a lavorare con la mezza luna finchè non si ottiene quasi una crema, una pappetta, mettetela in una ciotola e aggiungete:
  • 4 cucchiai di olio
  • 1 cucchiaio e mezzo di aceto
  • 2-3 cucchiai di concentrato di pomodoro
  • 2 prese di sale
 L'olio poi si asciugherà un po', quando dovete usare il bagnetto piuttosto aggiungete un cucchiaio d'olio.

"Dai Giulia, assaggia le acciughe!" "Ma nonno, sono le 10 e mezza! Ho ancora la colazione in bocca!" "E ma gli assaggi si fanno a qualsiasi ora!"

Regolate bene di sale.
Ci sono poi degli ingredienti aggiuntivi da mettervi dentro se vi piacciono: peperoncino, tuorlo sodo, pepe,...
Poi per renderlo un po' più leggero la mia nonna lo faceva anche un po' scaldare, ma non so quanto questo possa influenzare il bell'alitino che vi troverete dopo.

"Poi va a gusti quello che ci puoi mettere!
Sui tomini freschi mi piace perchè poi diventano i tumin elettric...La nonna ci metteva anche i rossi d'uovo!
E' proprio buono come quei pum rusi (trad. mele rosse)...non mi ricordo il nome...ah si! I pum biciulin (non ho la più pallida idea di cosa siano)! Li tenevamo in cantina con le mele gialle. Poi quando mia nonna voleva fare un dolce li prendeva e li metteva a cuocere sulla stivia (trad. stufa), in un quarto d'ora erano cotti...Tra una mela e l'altra si formava una gelatina rossa, dolcissima!"

Un bel grazie a mio nonno che mi ha sopportato per un'ora mentre lavorava in cucina!
Da mangiare rigorosamente sul bollito piemontese!

2 commenti:

  1. tolto il pomodoro mia mamma lo fa uguale!!! spalmavo una fetta di pane casereccio prima con il philadelphia e poi 1 bel cucchiaio di bagnetto...prova!!!

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